La carta docente spetta a tutto il personale docente, compreso quello educativo: illegittima l’esclusione!

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La Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente, la c.d. Carta docenti dal valore di 500 euro annui, è stata introdotta nell’as. 2016/17 e viene riconosciuta ex lege – ad oggi – solo ai docenti titolari di contratto a tempo indeterminato, con esclusione degli educatori.
Fortunatamente sulla discriminatoria ed illegittima esclusione del personale educativo si è pronunciata qualche settimana fa la Cassazione Civile con sentenza del 31 ottobre 2022, num. 32104/22, con la quale è stato affermato  il principio per cui il diritto-dovere di formazione professionale ed aggiornamento riguarda anche il personale educativo della scuola pubblica .

In particolare ha disposto che la carta docente “dell’importo nominale di Euro 500 annui” costituisce un beneficio economico che deve essere attribuita al personale docente tout court, ivi compresi gli appartenenti al ruolo degli educatori. Il personale educativo, seppur impegnato in funzione differente rispetto a quella propriamente didattica e di istruzione, tipica del personale docente, nondimeno ne partecipa i contenuti sul piano della formazione e istruzione degli allievi, convittori e semiconvittori, di qui l’espressa collocazione all’interno dell’area professionale del personale docente.

Pertanto, la carta del docente spetta anche al personale educativo che svolge la propria attività, sia con contratto a tempo determinato che con contratto a tempo indeterminato.

Come per gli insegnanti precari, anche il personale educativo ha ora la possibilità concreta di recuperare l’assegno dell’aggiornamento degli ultimi cinque anni – pari a 3 mila euro – ricorrendo con ricorsi individuali o collettivi al giudice del Lavoro competente per territorio.

MODALITÀ DI ADESIONE:

Per poter preaderire al ricorso è necessario compilare il modulo allegato, e inviarlo alla mail: avv.berloco.grazia@gmail.com

È, inoltre, necessario inviare con pec o raccomandata a/r al Ministero dell’Istruzione la diffida in calce per chiedere l’assegnazione del bonus di 500 euro al personale educativo. Si raccomanda di conservarne una copia unitamente alle ricevute di spedizione della pec o raccomandata.

COSTI

Il ricorso è gratuito, salvo eventualmente il contributo unificato pari ad euro 49,00 (NB: il costo del contributo unificato va corrisposto soltanto nel caso in cui il reddito familiare del ricorrente e dei familiari conviventi superi la cifra di €35.240,04).

SOLO IN CASO DI ACCOGLIMENTO DEL RICORSO con compensazione delle spese legali, al ricorrente sarà richiesto il pagamento di una parcella, come da specifica convenzione che sarà stipulata all’atto della firma del mandato. IN CASO DI RIGETTO integrale del ricorso, nulla sarà dovuto dal ricorrente al legale.

Per maggiori info: 393-6393177

 

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